“Amore senza lividi”, una camminata nazionale a sostegno delle donne vittime di violenza

“Amore senza lividi”, una camminata nazionale a sostegno delle donne vittime di violenza

Il Servizio “Donna In Rete”

Domenica 17 novembre 2024 si è svolta la sesta edizione di “Amore senza lividi”, una camminata nazionale a sostegno delle donne vittime di violenza, organizzata dall’associazione ASD “Il Girasole”. Parte del ricavato dell’evento è stato devoluto allo sportello “Donna in rete” del Consultorio Familiare Diocesano “Crescere insieme” di Latina.

Questo sportello è nato all’interno del Consultorio diocesano nel 2018 da una riflessione che abbiamo fatto come equipe. Quando ci trovavamo ad accogliere in primo colloquio donne che ci riferivano di subire violenza oppure noi terapeute individuavamo, nell’ambito del primo colloquio di accoglienza o del percorso attivo, alcuni elementi che ci facevano ipotizzare di trovarci di fronte ad una vittima di violenza, ciò che facevamo era curare l’invio della donna a chi di dovere, ossia forze dell’ordine e/o centri antiviolenza. L’invio a tali strutture prevedeva un passaggio alla denuncia. Ciò che abbiamo spesso notato però è che l’invio non andava a buon fine: o la donna  decideva di non proseguire oppure seguiva la nostra indicazione ma poi si fermava perché non era pronta alla denuncia.

Insieme abbiamo riflettuto sull’opportunità di pensare ad un aiuto da dare alla donna, che fosse propedeutico alla denuncia, visti i diversi livelli di consapevolezza con cui lei arrivava da noi. A volte la cliente non era nemmeno consapevole di subire una forma di violenza, altre era consapevole ma irretita e non riusciva ad uscire dalla relazione, fino a casi in cui la donna aveva denunciato e chiedeva un sostegno psicologico.

Abbiamo sentito il bisogno, quindi, di colmare un vuoto che abbiamo individuato in questi casi, quello tra il riconoscersi vittima all’interno di una relazione violenta e il passare ad attivare risorse per uscire dal circolo della violenza stessa, attraverso una denuncia o comunque l’allontanamento dal persecutore.

In linea con il principio della respons-abilità, abbiamo pensato di proporre un percorso che, stimolando consapevolezza, mirasse appunto ad attivare le risorse della donna, cosicché lei decidesse di sottrarsi alla violenza arrivando alla denuncia, più che seguire indicazioni troppo spesso non sentite e maturate.

Questa è la specificità del nostro servizio, che abbiamo presentato a fine 2019 con un convegno che ha visto la partecipazione di diversi enti che cooperano nell’intervento in questo tipo di problematica sul territorio di Latina.

Tutto questo ci ha dato la possibilità di formarci ulteriormente come equipe su questo delicato tema, è stato per noi occasione di formazione ed è tuttora opportunità di supervisione continua.

Abbiamo imparato a discriminare meglio i segnali che possono rivelare un caso di violenza di genere, in particolare facciamo attenzione a distinguere i casi di violenza da separazioni gravemente conflittuali. Mentre nel primo un partner subisce il dominio dell’altro, nelle seconde la violenza è bidirezionale all’interno di una relazione simmetrica e alimentata da entrambi i partner che spesso triangolano i figli nella loro dinamica.

Sempre più spesso si sta verificando la possibilità di prendere in carico anche il partner violento, attraverso un delicato lavoro di contatto ed accoglienza, nel rispetto di ciascuno e soprattutto nella protezione dei minori eventualmente coinvolti. In tal caso, dopo una accurata valutazione della specificità di ogni situazione, vengono proposti due percorsi separati ai due partner, con l’obiettivo di aiutarli a riconoscere il proprio contributo all’interno della relazione disfunzionale.

Daniela Di Legge